Guida pratica di Berlino

È da un po’ che mi chiedo quali informazioni fondamentali dovrebbe contenere una guida pratica di Berlino. Tutta quella serie di fenomeni e situazioni che sarebbe bene conoscere prima di imbattercisi dal vivo, o comunque che possono semplificare la vita a chi viene qui per la prima volta.

Me lo sono chiesta perché, vista la gentilezza smielata per cui sono famosi i berlinesi, prevenire è meglio che scontrarsi con i muri. E visti i precedenti del posto, direi che una leggera infarinatura non può fare che bene.

Schönefeld e Tegel

Entrambi facilissimi da raggiungere con i mezzi pubblici (consiglio di scaricare la App della BVG – FahrInfo per tracciare il vostro percorso in città) ma con una sostanziale e pericolosissima differenza. Mentre l’aeroporto di Tegel rientra ancora nella zona AB, per cui vale il biglietto a tariffa normale di 2,80 euro, l’aeroporto di Schönefeld si trova in aerea C. Indovinate dove fanno le imboscate i controllori?

Multa

A differenza di molte altre città, le metro di Berlino sono prive di barriere. Si può entrare e uscire liberamente, usando i tunnel come sottopassaggi o come punto di ritrovo per sbirrettare e bivaccare con gli amici punkettoni. Quando si decide però di salire su un treno, la regola vuole che ci si munisca di biglietto. L’eventualità di essere beccati è veramente bassissima, ma se dovesse capitare, sarà difficile scrostarsi di dosso quelle sanguisughe con gli occhi a forma di dollaro. Esigeranno da voi 60 euro (o vi manderanno il conto a casa, probabilmente maggiorato) e non useranno con voi parole di conforto. Gli addetti ai controlli hanno sempre un’aria poco raccomandabile, si dice che vengano selezionati direttamente all’uscita dalla galera. Alla terza multa, narra la leggenda, scatta la denuncia.

Fauna locale

Il simpatico urlatore di Frankfurter Allee, l’uomo in gonna lunga che si aggira per i vagoni delle S-bahn ballando in cerchio e parlando lingue morte, oppure la signora che sbraita in dialetto contro non si sa bene chi e cosa. Questa è Berlino. La dolce, colorata Berlino.

La Kneipe (da leggere, Knaipe)

Il vero e unico tempio per i berlinesi, è lì che dovete andare se volete assaporare e odorare la vera anima della città. Evitate se potete i posti fighetti da hipster, e buttatevi a capofitto nella cultura locale. Oltre che conoscere un aspetto autentico della vecchia Berlino, risparmierete anche dei bei soldini. Ne segnalo due degne di nota, attive da prima che cadesse il Muro, ma la lista è veramente lunghissima. La prima è “zur Insel” sulla Eberswalderstraße, la seconda è “zum Igel” vicinissima alla U-bahn di Frankfurter Allee. Se doveste spaventarvi particolarmente all’arrivo, non temete, nei dintorni non mancheranno decine di alternative.

Uno Späti salva la vita

Insegne al neon poco discrete, segnali luminosi a intermittenza, musica tamarra e tutto l’alcol del mondo racchiuso in pochi metri quadri. Cosa sarebbe Berlino senza i suoi Spätkauf? Qualsiasi voglia desideriate saziare a qualsiasi ora del giorno e della notte, questi mini market, chiamiamoli così, offrono di tutto. Dai tabacchi, alle bibite, ai generi alimentari di prima necessità; molti hanno persino computer e stampanti in caso abbiate dimenticato di fare il check e non ci sono stampatori nel raggio di 3 chilometri. Tratto da una storia vera.

Il valore della domenica

Inconcepibile per la maggior parte di noi, ma qui i negozi la domenica restano chiusi. I supermercati, i negozi di abbigliamento, i centri commerciali. Tutti. La domenica è fatta per i parchi e i musei, per una gita in barca sul lago e per girarsi da una parte all’altra del letto, anche. Esistono alcuni punti, tipo l’Edeka nella stazione di Friedrichstraße, che restano aperti tutti i giorni per eventuali necessità. Ma in generale, shopping e vetrine sono banditi, almeno per un giorno.